Quello degli Aurunci è il Parco più meridionale del sistema delle aree naturali protette del Lazio. Si estende per 19.374 km di territorio andando ad abbracciare ben dieci comuni, di cui 4 in provincia di Frosinone (Ausonia, Esperia, Pico, Pontecorvo), sei in provincia di Latina (Campodimele, Formia, Fondi, Itri, Lenola e Spigno Saturnia).

Il Parco degli Aurunci ha un territorio molto variegato, caratterizzato da ampie valli pianeggianti a soli 20 metri sul livello del mare che si alternano a picchi sulla costa, pensiamo ad esempio a Monte Petrella, la cima più alta del comprensorio (1.535 mt).

La catena degli Aurunci vanta inoltre la peculiarità di essere l’unica rete montuosa della regione ad affacciarsi direttamente sulla costa tirrenica, con cime oltre i 1.500 metri.

Un territorio affascinante, in cui spazi di natura incontaminata si alternano a tracce del passaggio dell’uomo. Moderne cittadine come Fondi e Formia incontrano piccoli borghi in cui le pratiche di vita autentica persistono nella quotidianità di pastori, contadini ed allevatori.

Un vero e proprio paradiso sempre più apprezzato dagli escursionisti per la bellezza dei suoi sentieri. L’area, infatti, di elevato interesse naturalistico ed ambientale offre in particolare a camminatori e cicloturisti una fitta rete di sentieri segnalati dove poter incontrare una sconfinata ricchezza in termini floro – faunistici, idrogeologici e speleologici.

Non è raro ad esempio vedere volteggiare per queste vette il maestoso falco pellegrino, il nibbio, la poiana, il gheppio o l’astore. Per non parlare delle orchidee, sul territorio sono state censite oltre 1.900 specie, tra le quali figurano endemismi e varietà esclusive dell’Italia centrale e meridionale, talvolta molto rare.

Ma le ricchezze del parco passano anche per una produzione enogastronomica unica al mondo: olio extra vergine d’oliva, il peperone DOP di Pontecorvo, il miele biologico, la salsiccia paesana, le carni pregiate, la famosa marzolina di Esperia, il vino cecubo di Fondi…

Prodotti che pochi piccoli imprenditori continuano a preservare contando su di un sapere tramandato di generazione in generazione, la cui promozione può contare soprattutto su di una serie di eventi, sagre e feste paesane che in estate animano la vita dei piccoli borghi. 

Visitare il Parco significa cogliere l’occasione per immergersi in un’atmosfera d’altri tempi.

Un territorio e un popolo che conserva inalterata la sua genuinità, nei prodotti e nelle pratiche di vita quotidiana.