Foto Kelle Terre
Un antico dominio di natura fondiaria e feudale sviluppatosi tra l’ VIII e XIX sec sotto l’influenza dell’Abbazia di Montecassino, centro culturale religioso e politico del Medioevo.
Parliamo della Terra di San Benedetto (in latino Terra Sancti Benedicti) la quale andava dall’entroterra di Cassino al Mar Tirreno attraverso la Valle del Garigliano.
La sua origine risale ad una donazione di terre fatta nel 744 al monastero e al suo allora abate Potone dal longobardo Gisulfo II, duca di Benevento. Un antico stato feudale che si estendeva dall’entroterra di Cassino fino al Mar Tirreno, attraversato dal corso del fiume Garigliano.
La leggenda narra che l’abate, affacciandosi sul territorio sottostante dalla cima di Montecassino, potesse contraddistinguere ad occhio nudo i confini del regno, e tenere così sotto controllo i numerosi possedimenti. Gli odierni comuni che nacquero dal feudo, infatti, sono caratterizzati dal gravitare tutti attorno alla città di Cassino.
Centro egemone dell’antica Terra Sancti Benedicti, a distanza di anni Cassino continua a svolgere nel territorio del Basso Lazio un ruolo di primo piano per la storia, la cultura e l’economia del territorio.
Attraversata da uno dei più suggestivi itinerari d’Italia, riceve ogni anno centinaia di migliaia di turisti attratti in primis dalla sua splendida Abbazia, il più celebre monastero della cristianità fondato da San Benedetto da Norcia nel 529, sul luogo dove in epoca romana sorgevano una torre e un tempio dedicato ad Apollo.
Più volte distrutta in seguito, per ultimo ad opera degli alleati nel corso della Seconda Guerra Mondiale, ad oggi il monumento è una fedele ricostruzione di 20.000 metri quadrati.
Ed è proprio alla II Guerra Mondiale che la storia della città è tristemente legata. Durante il conflitto Cassino venne quasi interamente distrutta, meritandosi in questo modo l’appellativo di Città Martire per la pace e la Medaglia d’oro al Valor Militare.
Ricostruita nell’immediato dopoguerra, la città conserva memoria degli eventi bellici in una serie di monumenti e opere d’arte contemporanea: pensiamo ad esempio al celebre “Monumento alla Pace” dello scultore Mastroianni.
Di fianco alle opere una serie di attrattori fanno di Cassino tappa imprescindibile per il turismo della memoria. In primis le ambientazioni suggestive dei numerosi cimiteri di guerra dal forte valore simbolico: il cimitero del Commonwealth, quello polacco e quello germanico. Ma anche il “Percorso della Battaglia”: un itinerario storico in natura da percorrere a piedi attraverso i luoghi dove si combatterono i più sanguinosi eventi della II Guerra Mondiale.
Parlare di Cassino significa però raccontare anche di storia antica e pregio archeologico. In pieno centro cittadino, lungo la strada che porta all’Abbazia, si può visitare l’antica Casinum: i resti dell’antica città romana dove poter ammirare i resti delle mura poligonali, il Teatro Romano, il Mausoleo di Ummidia Quadratilla e l’Anfiteatro Romano.
Assolutamente degne di nota poi le bellezze paesistiche del Monumento Naturale Montecassino, un’area protetta di 694 ettari di rilevante interesse naturalistico e storico-archeologico. Qui si staglia imponente la meravigliosa Rocca Janula, fortezza realizzata dall’Abate Aligerno nella seconda metà del X secolo per difendere l’Abbazia da possibili attacchi.
Da Cassino al Monastero del Sacro Speco di Subiaco
Da Cassino alla Certosa di Trisulti a Collepardo
Sulle acque del fiume Gari accompagnati da guide esperte
Il sentiero percorrerà carrarecce e tratturi protagonisti della Seconda Guerra Mondiale
Da Roccasecca a Montecassino, passando per Caprile e Castrocielo
Il Rafting Power è una discesa più intensa e di maggiore durata rispetto alla standard
Dalla frazione di Caira a Montecassino (4,5 km)
La Cavendish Road si estende dal paese di Caira fino a Montecassino
Verso Montecassino passando per l’anfiteatro romano e la “Rocca Janula”.